Sabato 17 febbraio alle 17 si terrà nelle sale del Palazzo Pianetti di Jesi (An) il convegno dal titolo "Gli sport hanno un sesso? Davvero ci sono sport per maschi e sport per femmine? Il confronto ci porterà ad una rivoluzione educativa".
Prevenire la violenza e combatterne le cause culturali è fondamentale. Le strategie politiche mirate all’educazione e alla sensibilizzazione, insieme al riconoscimento delle pari opportunità, sono essenziali.
L'Uisp aderisce al progetto Iceberg 2024 – Risvegliare la consapevolezza, abbattere gli stereotipi di genere, ripensare il maschile, prevenire l’abuso eliminare le discriminazioni di genere e gli stereotipi sessisti, che alimentano la violenza maschile contro le donne.
Il convegno vedrà alternarsi formatori, attiviste, sociologhe ed educatori che operano concretamente sul territorio nazionale e che possono condividere competenze e metodi per poter arginare il fenomeno. Tra i relatori e le relatrici anche Mariassunta Abbagnara, presidente Uisp Pesaro e Urbino e responsabile Uisp Marche per le politiche di genere e Luigi Centanni, responsabile formazione Uisp Marche.
Lo sport per tutti e tutte può fare molto per contrastare le degenerazioni e parlare di diritti, partendo da quelli civili e universali che sono il principio dell’umanità e del rispetto reciproco.
Uisp sostiene da sempre che diritti e libertà siano strettamente connessi all’idea di cittadinanza, così come dignità e rispetto devono contraddistinguere le relazioni tra le persone, negli impianti sportivi e fuori. Lo sport è linguaggio laico e strumento di resilienza, capace di adattare luoghi e persone al cambiamento, di leggere la realtà con una lente diversa, di cercare le soluzioni per modificarla e migliorarla.
Diritti umani e civili attraverso lo sport: garantire la piena cittadinanza attraverso la moltiplicazione delle opportunità di pratica e di gioco, di partecipazione e di protagonismo. Questo è il nostro contributo per un Paese multietnico, aperto all’incontro e al dialogo, contro ogni forma di discriminazione.
L'evento è organizzato dall'associazione Ánemos in rete con altre associazioni del territorio sensibili alla tematica e in prima linea per la prevenzione e l’assistenza alle vittime della violenza di genere con la speranza che possa essere un evento di riflessione, di formazione e un percorso educativo.
Il percorso si articolerà su tre binari: uno rivolto ai ragazzi degli istituti superiori con il coinvolgimento di una scuola del territorio, un secondo rivolto alle associazioni sportive con il coinvolgimento degli allenatori e del personale che ha funzioni educative e un terzo rivolto a tutta la cittadinanza. (Fonte: Uisp Marche)